Desert Spring Break

Bonjour à tous! E buon martedì

Come state?

Io sono appena rientrata dalle vacanze di primavera; dopo un volo di ritorno con due tentativi di atterraggio prima di quello effettivo a Malpensa (a causa di forti raffiche di vento), qualche ora di sonno arretrata e un leggero sbalzo termico, sono rinsavita e carica per affrontare la giornata.

Sono stata una settimana in Egitto a beneficiare del tepore e delle caldi acque del Mar Rosso.

Ho fatto snorkeling tra la barriera corallina e un safari nel deserto a bordo prima di una jeep e poi di un dromedario. Cannella, datteri e argan sono stati scoperti e provati in tutte le possibili consistenze, destreggiandomi egregiamente tra malesseri gastrointestinali indesiderati.

Un abile venditore di essenze, Fabietto (così da lui stesso battezzato) mi ha offerto venticinque mila cammelli, erogati ogni mese, per essere sua sposa oppure solamente persuasa nell’acquistare il suo elisir alla rosa capace di far “resuscitare i faraoni”. E, udite udite, posso affermare di essermi leggermente abbronzata, nonostante io fossi comunque la più pallida tra i passeggeri dell’intero aereo di ritorno. Segue prova di abbronzatura.

Desert spring break - prove di abbronzatura

Ho visitato a Shalateen il mercato di dromedari più grande del Medio Oriente, e sono rimasta affascinata dalla vastità del deserto: immenso, silenzioso, immobile. 

Shalateen il mercato di dromedari più grande del Medio Oriente

Un massaggio con pietre ardenti accompagnato da canti in lingua arabo egiziana mi ha fatto pensare per circa una decina di minuti di aver perso l’uso degli arti inferiori; la massaggiatrice credo utilizzasse il suo canto come diversivo per offuscarmi dal dolore.

Una meta consigliata per chi cerca qualche raggio di sole in questa stagione di pioggia. 

La gente locale venera i turisti; con qualche euro di mancia potrete godere di un servizio in camera compreso di installazioni artistiche.

Inservienti e installazioni artistiche in camera

Al prossimo appunto…

 

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