Plaisir dell’anima

Bonjour à tous! e buon venerdì!

Come state?

Emergo dalla latitanza per avvicinarmi con gioia al mio periodo di villeggiatura. Rallenterò i miei ritmi e, di conseguenza, riuscirò a condividere maggiormente con voi stralci di quotidianità e ragionamenti non richiesti. Vorrei stare qui a scrivere per tutto il dì ma gli impegni – ultimamente – hanno prevalso sui momenti ricreativi.

Vi scrivo dal mio letto, in seguito alla mia rigenerante camminata mattutina, a una fresca doccia ravvivante – sì sono tra i sostenitori del metodo Wim Hof (vi lascio una ricerca scientifica condotta dalla Radboud University, datata 2011, “The Influence of Concentration/Meditation on Autonomic Nervous System Activity and the Innate Immune Response: A Case Study” , in caso voleste informarvi sul tema) –  e una energetica colazione.

Sorseggio il mio caffè a letto con indosso ancora l’accappatoio – personalizzato con iniziali rigorosamente cucite a mano, perché lo stile e il bon vivre sta nei piccoli dettagli – e passo in rassegna le notizie della giornata.

La scorsa sera sono stata al cinema all’aperto Arena Santa Lucia – un chiostro suggestivo ai piedi dei Colli – a vedere “The Quiet Girl” (2022), di Colm Bairéad.

Lo definirei un film “delicatamente emozionante”. La storia, ambientata negli anni ‘80, non spicca per la sua originalità poiché mette in scena temi già trattati, ma la forza silenziosa della piccola Cáit e la caratterizzazione degli altri personaggi, ognuno con le sue ferite e  i suoi scheletri nell’armadio (un armadio che troverete oggettivamente nel film) toccano in modo diretto senza ricorrere a effetti speciali .

I paesaggi sono quelli dell’area Gaeltacht, sulla costa occidentale irlandese. Fotografia stupenda con prati ampi e incontaminati, alberi secolari e uno scorcio d’oceano di notte.

Rimanendo in tema plaisir dell’anima, ieri sera sono stata (tornata) a cena allOsteria Tre Gobbi, la più antica di Bergamo datata 1855 e, secondo indiscrezioni, molto apprezzata dal compositore Gaetano Donizetti (non a caso sul menù troverete la famosa torta a lui dedicata, rivisitata e proposta in una versione molto originale).

Ho apprezzato la loro proposta di primi piatti serviti freddi o tiepidi, come lo spaghetto al caviale, un omaggio allo chef Marchesi, e le conchiglie con pistacchio, nopale e vongole.

Vi è inoltre cura a un’offerta vegetariana. “Melanzana, pesca e pecorino” ‘l’antipasto che ho scelto; un piatto in equilibrio nelle sue diverse consistenze e sapidità.

Al prossimo appunto…

 

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