Villa Lysis: il rifugio poetico del barone Fersen a Capri

Arroccata sulla sommità di una collina a nord-est di Capri, poco distante dalle rovine di Villa Jovis, sorge Villa Lysis, un’elegante dimora costruita tra il 1904 e il 1905 per volere del barone Jacques d’Adelswärd-Fersen. Questa residenza, inizialmente chiamata “La Gloriette“, fu successivamente ribattezzata “Villa Lysis“, in omaggio al dialogo platonico “Liside“, dedicato al tema dell’amicizia e, secondo interpretazioni moderne, all’amore omosessuale.

Il barone Fersen: un’anima in esilio

Jacques d’Adelswärd-Fersen, aristocratico e poeta francese, giunse a Capri nel 1903, cercando un rifugio lontano dagli scandali che lo avevano coinvolto nella Parigi dell’epoca. Affascinato dall’isola, decise di stabilirvisi, trovando in Capri un luogo dove vivere liberamente la propria identità e creatività. Un dandy in esilio, accusato di oltraggio alla pubblica morale per aver organizzato tableaux vivants con giovani studenti, fu condannato e decise di cercare rifugio sull’isola. A Capri, Fersen trovò un ambiente tollerante e cosmopolita, frequentato da artisti, scrittori e intellettuali. Qui conobbe Nino Cesarini, giovane romano che divenne suo compagno e musa ispiratrice. Il loro legame profondo si riflette nella dedica incisa sull’architrave del peristilio della villa: Amori et Dolori Sacrum, ovvero

Santuario dell’Amore e del Dolore“.

Architettura e stile

Villa Lysis, progettata dall’architetto francese Édouard Chimot, è un esempio di stile eclettico che fonde elementi neoclassici e art nouveau. La scelta di costruire la villa vicino alle rovine di Villa Jovis, residenza dell’imperatore Tiberio, suggerisce un dialogo ideale tra passato e presente, tra potere imperiale e libertà individuale. 

Tra gli ambienti più suggestivi della villa spicca il “fumoir” o “salotto cinese“, decorato con piastrelle blu cobalto e arricchito da iscrizioni orientali. Questo spazio, situato al piano inferiore, era il luogo prediletto da Fersen per ritirarsi e meditare.

Un giardino tra cielo e mare​

Il parco che circonda la villa, progettato da Mimì Ruggiero, offre una vista panoramica mozzafiato sul Golfo di Napoli. Tra vialetti ombreggiati, pergolati e terrazze fiorite, il giardino rappresenta un’estensione naturale della villa, un luogo di contemplazione e bellezza.​ Tra le curiosità, si narra che Fersen avesse commissionato una statua di Nino Cesarini, scolpita da Francesco Jerace, da posizionare nel giardino; tuttavia, dopo la vendita della villa, la statua fu acquistata da un collezionista svizzero e se ne persero le tracce.

Eredità e rinascita​

Dopo la morte del barone nel 1923, Villa Lysis conobbe un periodo di abbandono. Negli anni ’90, grazie all’intervento del Comune di Capri e di associazioni culturali, la villa è stata restaurata e aperta al pubblico, diventando un centro culturale e sede di eventi artistici.

Villa Lysis non è solo una dimora storica, ma un simbolo di libertà, arte e amore. Visitandola, si percepisce l’anima del suo creatore e si comprende come l’arte possa trasformare il dolore in bellezza.

Villa Lysis, Capri

Vi auguro una Buona Visita e vi aspetto alla prossima recensione…

5 1 vote
Article Rating
Condividi l'articolo
Subscribe
Notify of
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x
()
x